roveleto

Da Libertà, 14/06/2011
Successo a Roveleto per i ragazzi coinvolti nel progetto L’Arco

Alcuni giovani che hanno partecipato allo spettacolo andato ni scena al Teatro Verdi di …
roveleto – «Il teatro ci consente di scoprire parti di noi stessi»: così, nelle parole di Valentina Barbieri di Roveleto di Cadeo, 14 anni, una delle più giovani attrici del progetto L’Arco, il senso dell’iniziativa promossa dalla cooperativa sociale piacentina e intitolata Dietro lo quinte, su e giù dal palco. Quattro i centri aggregativi giovanili coinvolti (Fiorenzuola, Lugagnano, Carpaneto e Gropparello), altrettanti i Comuni che hanno dato il patrocinio insieme alla Provincia, 150 i giovani che si sono impegnati su e giù dal palco (come attori ma anche come scenografi, costumisti, truccatori, tecnici) nel corso di quest’anno di lavoro.
Lavoro coronato e concluso non con un’arida relazione, bensì con una sintesi delle messe in scene teatrali, allestita domenica sera nella più prestigiosa cornice della provincia: l’ottocentesco teatro Verdi di Fiorenzuola. Serata sui generis quella di domenica, perché la quarta parete, tra pubblico e palco, è stata abolita. I confini sono diventati permeabili. A fare da pubblico infatti sono stati gli stessi giovani coinvolti nel progetto, insieme ad operatori, amici, volontari e familiari che ruotano attorno ai centri aggregativi. Il presentatore e attore Matteo Francani (che è anche educatore presso la cooperativa) invitava mano a mano, i ragazzi del pubblico a scendere dai palchetti del teatro, per raggiungere i camerini, e prepararsi per l’entrata in scena. I primi a misurarsi con il palco, per l’occasione, i ragazzi del centro di Gropparello che hanno presentato divertenti sketch comici, tutti giocati sui doppi sensi delle parole. I giovani attori hanno utilizzato anche i personaggi della tv – dai Teletubbies alle Winx – per dissacrarli e far nascere il sorriso.
Dopo i flash comici, alcune suggestive scene di due musical: La bella e la bestia, con costumi preziosi e atmosfere da fiaba, per il centro aggregativo di Lugagnano (sala Jungle) e Pinocchio, un grande musical per il gruppo di Carpaneto (sia il centro giovanile che lo spazio aggregativo per i bambini dai 6 ai 14 anni) che ha avuto la collaborazione di Comune, Pro loco, associazione musicale, Age. Per finire i ragazzi del centro Arcobus di Fiorenzuola con lo riuscito spettacolo Disoccupati in mutande, che presenta in modo divertente un tema di grande attualità: sei uomini disoccupati e scapestrati, per risalire la china le provano tutte, anche quella di esibirsi come streap men per un pubblico femminile.
Durante la serata, anche i discorsi delle autorità civili e le testimonianze di Monica Francani, psicologa che ha seguito i ragazzi e le ragazze nel percorso formativo attraverso il teatro, e di Debora Porcari, che iniziò nel 2003 con il centro L’Arcobus e che da allora ha fatto del teatro la sua passione. Oggi infatti è attrice nella compagnia “Ancora senza nome”.
Donata Meneghelli

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